Conservazione

Abbiamo dato vita a Feudo Antico su un terreno circoscritto, nel cuore dell’Abruzzo. Durante il reimpianto dei vigneti di Pecorino sono venuti alla luce i resti di un edificio romano, con un’antica cisterna e anfore per la conservazione del vino. Gli scavi sono andati avanti, ed il nostro progetto di rivitalizzazione del territorio si è adattato a questa scoperta e ne ha tratto nuova linfa per acquisire forza e consapevolezza.

7 anni per la tutela del patrimonio

2013

Durante i lavori di preparazione del suolo per i primi reimpianti di Pecorino sono venuti alla luce alcuni resti. A seguito di una prima campagna di saggi, sono iniziate le ricerche archeologiche. Il complesso identificato sembrava quello di una importante villa rustica di epoca romano-imperiale le cui strutture erano incassate nel pendio della collina.

2016

Si avvia il lungo iter di progettazione, nel rispetto delle esigenze di salvaguardia dei ritrovamenti da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara e della volontà dell’azienda Feudo Antico di farsi promotore e garante della conservazione degli stessi attraverso la costruzione di una sede museale.

2019

Continuano i saggi e si demolisce il vecchio fabbricato esistente ed ecco i primi ritrovamenti: appare chiaro fin da subito l'adattamento del progetto. Si parte con l'attività di rivalutazione dei resti archeologici e contestualmente con la costruzione della nuova sede.

2020

Parallelamente procedono le attività di restauro e conservazione dei reperti archeologici e i lavori di edificazione della sede, che vanno adattandosi ai rinvenimenti che si succedono.

2021

l ritrovamento di un pavimento a mosaico e di frammenti di intonaco rosso sconvolgono in parte la visione della villa romana di S. Pietro a Tollo come di un luogo dedicato esclusivamente alla produzione agricola.

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Un’ampia fascia a ridosso dei vigneti rimane ancora da scavare ma di certo ospita ulteriori ambienti che potrebbero rivelare interessanti sorprese!

2013

Durante i lavori di preparazione del suolo per i primi reimpianti di Pecorino sono venuti alla luce alcuni resti. A seguito di una prima campagna di saggi, sono iniziate le ricerche archeologiche. Il complesso identificato sembrava quello di una importante villa rustica di epoca romano-imperiale le cui strutture erano incassate nel pendio della collina.

2016

Si avvia il lungo iter di progettazione, nel rispetto delle esigenze di salvaguardia dei ritrovamenti da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara e della volontà dell’azienda Feudo Antico di farsi promotore e garante della conservazione degli stessi attraverso la costruzione di una sede museale.

Scopri la Villa Romana

2019

Continuano i saggi e si demolisce il vecchio fabbricato esistente ed ecco i primi ritrovamenti: appare chiaro fin da subito l'adattamento del progetto. Si parte con l'attività di rivalutazione dei resti archeologici e contestualmente con la costruzione della nuova sede.

2020

Parallelamente procedono le attività di restauro e conservazione dei reperti archeologici e i lavori di edificazione della sede, che vanno adattandosi ai rinvenimenti che si succedono L’esito dei saggi ha portato alla necessaria ridefinizione del progetto protocollato, nell’ottica di integrare la nuova costruzione con le strutture antiche, affinché le stesse siano preservate e valorizzate, e di far convivere le esigenze dello showroom/uffici con quelle di tipo museale derivanti dal restauro dei rinvenimenti.

2021

l ritrovamento di un pavimento a mosaico e di frammenti di intonaco rosso sconvolgono in parte la visione della villa romana di S. Pietro a Tollo come di un luogo dedicato esclusivamente alla produzione agricola.

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Un’ampia fascia a ridosso dei vigneti rimane ancora da scavare ma di certo ospita ulteriori ambienti che potrebbero rivelare interessanti sorprese!